Roma, 23 dicembre 2022   |  

Delegazione della Conferenza Episcopale Italiana stato d'avanzamento lavori in Togo e Benin

di cristiano comelli

Dall'ampliamento di una scuola a un dispensario fino a un Centro di formazione giovanile. In tutto 48 progetti, di cui 18 in Togo e 30 in Benin.

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Foto di Ifex da Pixabay

Sono quelli visitati i giorni scorsi da una delegazione della Conferenza Episcopale Italiana guidata da don Leonardo Di Mauro che ricoprire l'incarico di responsabile per gli interventi caritativi a beneficio delle realtà del TerzoMondo.

"Il viaggio- spiega la Cei in una nota - è stato occasione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori relativi agli interventi finanziati con i fondi dell'otto per mille approvati dal Comitato, oltrechè per incontrare i vescovi della Chiesa locale e gli operatori impegnati sul campo".

Alla valenza ricognitiva, insomma, la missione ha affiancato quella pastorale. La delegazione ha cominciato dalla diocesi di Lomè in Togo dove hanno visto la luce sette progetti tra i quali figurano la scuola "Pere Augustin Planque" , ristrutturata, ampliata e in grado di accogliere 930 alunni.

Vi è poi lo studentato femminile che ha aperto le braccia a 40 ragazze madri frequentatrici dei corsi universitari e ai loro bambini. Ad Agoè- Nyvè sorge invece un laboatorio analisi affiancato dal Centro di salute mentale gestito dai Fatebenefratelli. La visita della delegazione di don Di Mauro è poi proseguita nella diocesi di Aneho dove ha sede il Centro giovanile "Saint Pierre", struttura che, ricorda la Cei, "permetterà ai ragazzi di non lasciare il proprio villaggio per completare l'iter scolastico".

Da qui il percorso è poi continuato verso l'ospedale di Afagnan con i suoi due edifici destinati ai cooperanti "che periodicamente arrivano dall'Europa per supportare il lavoro di medici e personale" e agli allievi della scuola infermieri. Al confine con il Ghana, invece, la delegazione ha potuto apprezzare l'attività del Dispensario di Kpalimè , un "vero e proprio fiore all'occhiello per l'intera zona". La tappa ha compreso anche i quattro interventi di carattere sanitario della diocesi di Sokodè e il centro di formazione e accoglienza e la scuola secondaria con mensa di quella di Kara.

Dalle scuole primarie, secondarie e di formazione professionale ha invece preso le mosse la visita della delegazione in Benin nella diocesi di Natitingou. L'attenzione è stata puntata anche su due ospedali, quello oculistico di Tinrè , il solo nel paese che tratti patologie oculari, e quello di Boko, Altre tappe della Cei hanno riguardato, sempre in Benin, le diocesi di Dassa, Abomey e Lokossa "dove- ricorda - sono stati realizzati otto interventi , tra questi un centro di accoglienza per tossicodipendenti e uno di formazione per adolescenti e giovani vulnerabili".

Il progetto "Sorrisi per i piccoli" è invece l'elemento distintivo della realtà di Cotonou e riguarda i pazienti con labbro leporino e affetti da malformazioni facciali. Sempre a Cotonou vedrà la luce una sede universitaria in grado di accogliere 3000 studenti. Scuole e laboratori professionali sono invece sorte nella capitale del paese Porto Novo. La visita della delegazione si è conclusa con il Centro diagnostico oncologico e di primo soccorso di Zinviè che è sorto all'interno dell'ospedale gestito dai padri Camilliani e con quella al liceo "Pere Planque". I fondi raccolti con l'otto per mille e destinati ai due paesi africani si sono quindi fatti atti d'amore concreti verso il prossimo bisognoso.

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