Roma, 13 gennaio 2023   |  

Zuppi ricorda David Sassoli

di cristiano comelli

Il suo ricordo è nitido e commosso. Il ricordo di un uomo attento a fare dell'Unione Europea un'occasione di collaborazione e comunione tra i popoli.

candles g2438d2277 640

Nella chiesa del Gesù a Roma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha celebrato una Santa Messa per ricordare la figura dell'ex presidente del Parlamento Europeo e giornalista David Sassoli, scomparso da un anno e morto a soli 65 anni. "Ci ritroviamo in una casa cara a David Maria - ha esordito - indicata da lui, in comunione con le "sue" città Roma, Bruxelles e Firenze. Il ricordo di David non poteva non essere così, unisce, supera frontiere, steccati, pregiudizi accettati o giustificati".

Uno sguardo aperto e inclusivo come sa essere, ha proseguito il cardinale Zuppi, "chi cerca l'alto, le cose di Dio e quindi quelle degli uomini" e sa quindi spingersi "al di là delle frontiere, non solo nelle cose grandi, ma anche in quelle piccole a cominciare dalla gentilezza, che è il primo modo per superare l'estraneità, per fare sentire l'interlocutore importante come è".

In Sassoli il cardinale Zuppi ha voluto rileggere "il ricordo di Gesù, compagno di strada, pellegrino che apre la via percorrendo le nostre vie perchè queste non finiscano sulla terra". Un messaggio di apertura ai popoli e di concordia tra essi, quindi, destinato a svergognare i confini spazio temporali. E che riempie il tempo di significato perchè "lo ama sempre e tutto, ci aiuta a discerne i segni dei tempi". E' proprio in questa capacità di saper cavalcare il tempo in modo impegnato e responsabile sfuggendo alle trappole dell'amarezza che sta, secondo Zuppi, la lezione preziosa lasciata da Sassoli.

"Il tempo guarisce e risolve i problemi - ha proseguito Zuppi con un interrogativo - non è scontato. Ci abituiamo all'assenza, spesso il tempo, anzi, la rende profonda perchè l'assenza la misuriamo senza preavviso giorno dopo giorno e appare improvvisamente nella vita quotidiana cambiata, in un ricordo che si riaffaccia e ci fa misurare in maniera atroce il vuoto". Un'assenza che, ha aggiunto il presidente della Cei, "col tempo diviene più interiore oltrechè fisica, certamente più dura, anche per la definitività a cui ci abituiamo tutti con fatica e non sappiamo accettare". Ma, per un tempo che può prostrare, ne esiste anche un altro che insegna a volare e, ha detto, "ci può aiutare a contemplare la larghezza del grande quadro della vita di ognuno, straordinario capolavoro di Dio, unico se lo guardiamo con amore". Un dipinto, ha affermato, da collocare proprio grazie al tempo in una prospettiva più grande ovvero "nella grandezza dell'amore di Dio e di tutta la nostra vita umana".

Di David, ha concluso l'arcivescovo bolognese, resterà il ricordo di colui che "in maniera sorprendente, libera, senza altro interesse che non fossero i suoi ideali, ha lasciato tanti legami, una tela di fili, uniti dal rispetto di tutti, dalla simpatia proprio perchè senza vanità e logica di contraccambi, sempre solo con tanta riconoscenza per avere vissuto da uomo vero, appassionato, sempre di incontro e non di scontro". Il ricordo di un uomo che "ci ammonisce di essere seri, pieni di consapevole amore e di vergognarci quando la politica si riduce a interessi miseri". In un'Europa che "era la sua casa"e deve sempre più diventarlo di tutti.

Appuntamenti

Ritrovaci su Facebook

Caleidoscopio

28 Marzo 1923 è istituita la Regia Aeronautica Italiana

Social

newFB newTwitter