Dal punto di vista sportivo, il podio era il massimo, mentre l'accordo per il rinnovo è la notizia migliore.
Gran Premio di Monza, il giorno dopo. C'era stato il rischio concreto che fosse l'ultima edizione di uno degli appuntamenti più prestigiosi della Formula Uno ma, per la gioia di tutti, la Brianza continuerà ad avere il proprio G.P. per almeno altri tre anni. È stato annunciato nella giornata di sabato, infatti, il prolungamento del contratto per cui si è dovuta adoperare anche la politica, con Maroni fiero nell'esplicitare che "Senza l'impegno della Regione non ce l'avremmo mai fatta". Non è stata una banalità trovare l'accordo economico con Bernie Ecclestone, il padre della Formula Uno moderna e contemporanea, tanto che si è lavorato per limare i dettagli fino al mattino delle prove ufficiali. Alla fine è arrivata la stretta di mano, alla presenza delle istituzioni e del gotha del paddock, non ultimo quel Flavio Briatore che ha lavorato dietro le quinte per diversi mesi.
Quindi è stata la volta delle monoposto in pista, con un esito già scritto alla vigilia a causa del dominio incontrastato della Mercedes. La scenografia è stata dedicata alla lotta interna al team tedesco, con la falsa partenza di Hamilton che ha lasciato per qualche momento la scena anche ai ferraristi Vettel e Raikkonen. Il tedesco è il finlandese, rispettivamente terzo e quarto al traguardo, hanno fatto il massimo mettendo un po' di pressione alla frecce d'argento, bravi comunque ad evitare contatti al via dopo il disastro del Belgio. Per il resto, i fari sono stati puntati su Felipe Massa, il brasiliano buono del paddock che ha annunciato l'addio a fine stagione, e sul 18enne prodigio Max Verstappen, autore di una prova anonima anche a causa della testa piena dei rimproveri per le recenti mattane in pista. Il sorpasso più bello, invece, è stato quello dell'australiano sorridente Ricciardo, capace di infilare Bottas alla prima variante con una manovra azzardata ma precisa.
Lo spettacolo più bello, al termine di una delle gare meno combattute della stagione, è stato sicuramente il podio, dove i tifosi ferraristi hanno tributato ovazioni per Vettel pur non trascurando il giusto tributo ai piloti Mercedes. "Il podio più bello del mondo", come è stato ribattezzato all'unanimità dai piloti, ha portato persino il vincitore Rosberg -avversario del Cavallino- ad improvvisarsi in un Po-po-poo in stile Mondiale 2006. Alla fine , quindi, tutti contenti, anche perché la Ferrari ha oggettivamente fatto il massimo e ha dimostrato di avere perlomeno un motre degno dei rivali, con il lavoro focalizzato sull'aerodinamica e sui regolamenti in vista del 2017. Come direbbe Ecclestone, quindi: "Cento di questi anni al Gran Premio di Monza".